Internet Festival 2016

Una Mappa Interattiva della Mobilità di Pisa
Logge di Banchi, Pisa, PI, Italia, da giovedì 6 a domenica 9 ottobre.

Una lettura della città e dei suoi luoghi di attrazione e di lavoro attraverso il traco
veicolare. Nel tempo, nello spazio, nei giorni il traco automobilistico incide
fortemente sulla vivibilità di Pisa mentre comportamenti più sostenibili (ride sharing,
car pooling, bicicletta) migliorano la godibilità di una città storica, giovane e dinamica.

Big Data & Friends - Come l’Analisi Dati Rende Tutto Più Sexy: Storie di Ricerche per non Perdere la Rotta
Cittadella Galileiana, Via Nicola Pisano, 25, Pisa, PI, Italia, giovedi 6 ottobre.
Speaker: Fosca Giannotti, Dino Pedreschi, Paolo Cintia, Luca Pappalardo, Laura Pollacci, Giulio Rossetti

Big data: tra realtà e sfide future (Fosca Giannotti, Dino Pedreschi)
I motori di ricerca: dalle parole ai concetti (Paolo Ferragina)
SE PTEE EGGR QESO TTOL… (Fabrizio Lillo)
Il pallone era rotondo: il sogno di capire il calcio con i dati (Paolo Cintia, Luca Pappalardo)
La mia banda suona il Rock: la musica toscana (e non) raccontata dai dati.(Giulio Rossetti, Laura Pollacci)
Il narcisismo ai tempi di Instagram (Maurizio Tesconi)
A cura di SoBigData – European Research Infrastructure for Big Data and Social Mining

Lo Sport è una Scienza Inesatta
Teatro Verdi, Via Palestro, 40, Pisa, PI, Italia, sabato 8 ottobre: 15.30
Speaker: Paolo Cintia, Luca Pappalardo

Sempre più la tecnologia entra nella pratica sportiva, agonistica e non. Big data, match analysis e analisi della performance individuale insieme con gli inseparabili accessori indossabili degli appassionati di fitness indagano ogni gesto atletico inquadrandolo alla luce dei parametri fisici individuali e collettivi. La tecnologia migliora le prestazioni, traccia lo sforzo fisico, individua le criticità, scopre talenti, ma che ne è dell’epica dello sport? La dimensione eroica legata al racconto delle gesta sportive si rigenera o si impoverisce narrando di campioni al passo con la tecnologia? Quanto l’evoluzione del training e dei materiali diventa determinante rispetto al talento e alla fatica?