Il grande biologo e paleontologo Stephen Jay Gould in Intelligenza e pregiudizio (The Mismeasure of Man, 1981) criticò la pretesa di ridurre l’intelligenza a un’entità da misurare. Cosa significa misurare l’intelligenza? Quale idea si ha di intelligenza quando si pensa di misurarla? Siamo sicuri di essere noi i più intelligenti del pianeta? Che rapporto c’è tra intelligenza individuale e l’intelligenza collettiva, sia nella dimensione umana sia in quella delle macchine?
L’incontro è un’occasione per riflettere su queste domande, insieme a: Ugo Borello, professore di Biologia cellulare, Alfonso Maurizio Iacono, già professore di Storia della filosofia, Maria Antonella Galanti, professoressa di Didattica e pedagogia speciale, Dino Pedreschi, professore di Informatica.